Emendamenti, OdG e discussione sul Decreto Istruzione: cosa sta succedendo in Parlamento?

Pubblichiamo il comunicato del Gruppo Nazionale TFA Ordinario:

Gentilissimi colleghi e lettori,

considerate le numerose relazioni intercorse tra il gruppo di coordinamento ed alcuni onorevoli che ci hanno sostenuto, considerato le numerose azioni svolte per sensibilizzare il Governo e le amministrazioni verso il paradossale caso del Tfa Ordinario, dei colleghi di Sfp e dei colleghi in attesa del ll ciclo Tfa, esprimiamo le seguenti considerazione sulle attività parlamentari relative al futuro professionale di oltre 60mila docenti abilitati/abilitandi attraverso canali selettivi con numeri programmati su fabbisogno.

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– Mostriamo soddisfazione e fiducia per l’accoglimento come OdG con formula di raccomandazione (quindi senza impegno vincolante da parte del Governo a tradurli in atti normativi) dei testi:

1) A/071 Rigoni (PD), che impegna il Governo ad intervenire per attribuire valore concorsuale al titolo di abilitazione TFA e provvedere all’inserimento degli abilitati TFA in terza fascia GaE;

2) A/012 Locatelli (PSI) che impegna il Governo ad inserire gli abilitati TFA, gli iscritti in SFP e gli idonei del concorso 2012 nella quarta fascia GaE;

Per quanto riguarda gli OdG accolti con parere favorevole (vincolano il Governo a darne attuazione tramite atti aventi forza di legge, emendamenti o atti ministeriali), in riferimento a:

a) a/067 Coscia (PD) che impegna il Governo a proporre una riforma organica del reclutamento che tuteli con equilibrio le varie categorie di abilitati, nel rispetto del principio del merito, e che contempli la forma del corso-concorso;

– ci sembra che il Governo prediligga la soluzione della riforma del reclutamento rispetto alle altre proposte formulate (in quanto accolta come odg e non come raccomandazione come le altre) e che tale proposta si configurerebbe, seppur nel rispetto puramente verbale del merito, in un corso-concorso dalle caratteristiche fumose. Vorremmo ricordare all’on. Coscia, la quale durante le dichiarazioni di voto finale si augurava di calibrare il reclutamento sulla base del fabbisogno di personale, che il TFA si configura come un concorso-corso, la cui selezione soddisfaceva proprio tale requisito. Va inoltre fatto presente come nel testo dell’Odg A/067 continui a persistere il pregiudizio che distingue il percorso Tfa come canale rivolto ai neo-laureati (età media dei vincitori 37/38 anni da fonti statistiche Cineca) e il Pas agli insegnanti con servizio.

In realtà il Tfa Ordinario era rivolto ad ogni aspirante, il servizio era valutato dopo le tre prove selettive, quindi chi non è entrato non ha superato le selezioni in ottemperanza ai criteri selettivi previsti.

Troviamo a riguardo significativa l’implicita conferma della volontà di bandire un secondo ciclo Tfa Ordinario per 20mila aspiranti selezionati su fabbisogno. Auspichiamo che esso sia avviato in contemporanea con i facilitati percorsi Pas.

Esprimiamo apertura per gli altri odg:

b) a/086 Petrenga (PDL) finalizzato a semplificare e accelerare le procedure per l’attivazione dei percorsi TFA e di specializzazione sostegno;

d) A/084 Palmieri/Centemero (PDL) che impegna il Governo a risolvere la questione dei congelati SSIS.

Per quanto riguarda:

c) A/087 Lainati (PDL) che impegna il Governo a indire concorsi a cadenza biennale per il reclutamento dei docenti;

-in riferimento alla maggior stabilità professionale che intravvediamo nelle proposte dell’ on. Rigoni e on. Locatelli, la proposta Lainati ci pare una soluzione poco rassicurante: dopo averci umiliato durante quest’anno in veste di abilitati superati dai non abilitati
nell’assegnazione delle supplenze (smentendo la nota ministeriale 839/13 del 10 aprile), non ci sembra dignitoso attendere un ipotetico concorso, senza certezza su date e modalità di svolgimento, soprattutto alla luce delle riflessioni negative rilasciate dal Ministro sull’insuccesso dell’ultimo.

In relazione alle proposte eterogenee, e in parte contraddittorie, risponderemo con una fervida attività di controllo sulle scelte governative, di informazione, di mediazione politica, di mobilitazione per una prossima manifestazione. L’obiettivo è indurre le istituzioni a tradurre in legge le raccomandazioni per l’inserimento di soli abilitati TFA e Sfp in lll o lV fascia GaE , anche tramite una nuova proposta emendativa nella Legge di stabilità.

Gruppo Nazionale Difesa Diritti Tfa Ordinario
Prof. Edoardo Ricci
Prof.ssa Arianna Paola Cipriani